9 FEBBRAIO 2008
Alle 7 suona la sveglia e ci facciamo una doccetta rigenerante per lavare via il sonno..
Dopo colazione cerchiamo a fatica di chiudere i bagagli che già stanno traboccando. Con immani fatiche che ricordano molto da vicino le 12 di Ercole riusciamo a chiudere… che impresa!
Alle 9 siamo già per le strade di Manhattan per l’ultimo saluto alla città.
Affrontiamo la 35th fino alla Central Station dove tagliamo in direzione del Chrisler Building.
L’edificio visto da vicino p incredibilmente affascinante sebbene non sia molto alto se confrontato con gli edifici visti di recente (primo tra tutti l’Empire State Building).
Attraversiamo le strade semi deserte per dirigerci verso le sponde del fiume Hudson e vedere il palazzo di vetro delle Nazioni Unite.
Ci appare in tutta la sua maestosità e luminosità data dal riflesso del cielo che si specchia, con il suo timido sole, sulla facciata del grattacielo.
Il quartierino nelle vicinanze è molto intimo e caratteristico, rimaniamo affascinati da un altro dei lati nascosti di NY.
Torniamo sulla 5th avenue per l’ultimo giro all’Apple Store dove mi compro una cover di plastica per coprire il macbook… me la regala la dolce mogliettina come regalo di S. Valentino.. che cara… a saperlo la sposavo prima…
Il giro sulla 5 strada riprende alle 10 quando i negozi iniziano ad aprire.
Entriamo da Gucci che ha in vetrina una borsa che avevamo gia addocchiato nei giorni scorsi con scritto “Gucci loves NY”… favolosa.
La mogliettina, spinta da me, decide di farsi rapinare ma ne vale comunque la pena.. il prezzo non è regalato ma con l’Euro molto forte nei confronti del dollaro decidiamo che ce la possiamo permettere.
Il commesso è gentilissimo (e ricchionissimo.. per cui io cammino rasente il muro per come mi guarda) e quando gli diciamo che siamo in luna di miele bacia e abbraccia la mogliettina mentre io decido per una più virile stretta di mano… sembra dispiaciuto ma pare farsene una ragione anche se avrebbe preferito il contrario.
Fuori inizia a piovere… a piangere non è solo il cielo, anche la carta di credito non se la passa meglio… mi sa che piangeremo anche noi quando arriverà l’estratto conto.. per ora però ridiamo felici!
Entriamo da Abercrombie & Fitch di fronte a Gucci ma prima di farlo ci ripromettiamo che ci limiteremo solo a guardare.
Il negozio è molto “fashion” anche se la musica è troppo alta. I commessi e le commesse sono comunque molto belli (sicuramente modelli) e l’arredamento è particolare.
Usciti ci dirigiamo verso la Broadway e ci imbattiamo per caso nel negozio della Nintendo.
Io non capisco più nulla ed entro incantato dalle mille luci e schermi con il Wii collegato.. che figata.. a saperlo prima venivo qui a giocare tutti i giorni.. il mio Wii mi manca molto.
Compro un cappellino della Nintendo che mi piace moltissimo, poi usciamo e proseguiamo per la Broadway alla ricerca del negozio di Ralph Laurent.
Non lo troviamo, in compenso troviamo un po’ di regalini per parenti ed amici.
La signora Balzaretti decide che è giunta l’ora di spararsi il suo hot dog quotidiano per cui ci fermiamo in uno dei chioschetti per strada.
Quasi verso l’albergo ci facciamo ingolosire da un Pretzel che comperiamo e mangiamo subito.. ottimo ma un po’ salato.
Rientriamo in albergo giusto in tempo per prendere le valigie e caricarle sul van che ci riporta al JFK per imbarcarci per Orlando.
La mogliettina continua a ripetere che non vede l’ora di essere a Disneyworld… scommetto che la carta di credito vorrebbe essere da tutt’altra parte…
Al controllo bagagli ci sequestrano la crema corpo e il bagnoschiuma.. troppo grandi per essere portati come bagaglio a mano… peccato… erano nuovi…
Al controllo, come ogni volta, ci fanno togliere anche le scarpe per controllare che non abbiano esplosivi o coltelli nascosti dentro.
Le mie scarpe vengono controllate più volte, gli dico che è solo la puzza di piedi, non ho con me nessuna sostanza chimica o arma… sembrano credermi…
Sull’aereo aggiorno il resoconto del viaggio mentre la mogliettina dormicchia o legge la guida della Florida.
Arrivata alla pagina relativa alla descrizione di Disneyworld caccia un urlo (di gioia) e ricomincia a battere in testa.. appena atterriamo mi toccherà comprare dei tranquillanti per domani.. se già fa così nel vedere delle foto chissà quando saremo là..
Arriviamo all’aeroporto e scopriamo, quasi per caso, che la Disney h approntato il Magical Expresso… io mi auguro con tutte le forze che sia un caffè di benvenuto… invece è un autobus che porta direttamente all’albergo.. bene lo stesso..
L’arrivo in albergo è molto carino, vediamo cartoni animati della Disney lungo il tragitto.
L’hotel è molto bello, il richiamo agli sport è frequente, (per forza si chiama Disney’s All Star Sport..ma il mio maritino non si ricorda da qui a li’…) noi siamo nella zona dedicata al Football Americano.
La stanza è accogliente e la tappezzeria è un insieme di foto relative a momenti sportivi.
Cenetta con una maxi pizza nel ristorante interno e poi tanta nanna.. domani ci aspetta una giornata intensa.