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Prince of Persia in 5 minuti


Che ieri sera mi sono riguardato il blu rei del film che me lo ricordavo abbastanza bene ma é uno di quei films (é plurale) che mi riguardo ogni tanto.
Che inizia con la storia di come un piccolo straccione viene adottato dal re di Persia e diventa principe ma senza diritto al trono oerché ci sono due fratelli legittimi prima di lui.
Sto principe é un mezzo scavezzacollo che fa a botte tutti i giorni e tira di coca e frega i 50 euri dal portafoglio del suo vecchio che tanto quello é re di Persia e degli euri se ne fotte che se invece gli avesse fregato i soldi persici gli sarebbero girate probabilmente le palle ma il principe é straccione ma mica scemo e quindi sa il fatto suo.
Comunque l’esercito persiano é alle porte di una cittá santa per conquistarla ma l’assedio é difficile ma il principe sborone super fisicato e col parrucchino (un po’ un Antonio Conte dei tempi antichi) fa tutto lui e conquista la cittá.
Riesce pure ad intercettare un trafficante di opere d’arte che cercava di fuggire con un coltello per i formaggi che riavvolge il tempo che ad esempio se ti tagli un dito mentre tagli il parmigiano puoi riavvolgere il tempo e non farti male…
Il problema é che il coltello può riavvolgere il tempo solo poche volte perché poi finisce la sabbia dentro che lo alimenta… e quindi nel manico c’ha uno scomparto segreto come il coltello di Rambo per metterci dentro i cerotti
La principessa della cittá che é una pheega imperiale si arrabbia e cerca di riprendersi il coltello che all’esselunga ci erano voluti 300 bollini per prenderlo ma senza esito.
Nel frattempo il principe che viene accusato ingiustamente di aver ucciso il padre fugge dalla cittá e rapisce la principessa pheega che quello ripeto é straccione ma mica scemo.

I due scappano dalle truppe che li cercano per fargli il coolo e si infilano in una serie di simpatiche gag come uccisioni stupri massacri… anzi più che gag…. gagband….

poi li beccano e riscappano e cercano di avvisare i fratelli del principe che sono incazzati come biscie che c’è stato un gombloddo di luciano moggi per prendersi il trono..

e poi riscappano di nuovo mentre gli assassini di luciano moggi li inseguono per ucciderli. Finalmente riescono a dire ai fratelli che il gombloddo è in atto e a fermare lo zio luciano moggi prima che faccia una stragge…

poi c’è una rissa e poi il tempo torna indietro al tempo della presa della città e il principe capisce tutto e fa fare la figura dimmerda allo zio davanti a tutti che capisce che quello ha capito e si pensa va sto nipote bbastardo che mi ha sputtanato la presa della bastiglia e del potere e ora mi tocca fare a vita lo zio fratello del re e zio di sto stronzo mentecatto e allora cerca di ucciderlo ma il fratello che non sa uncazzo ma vuole fare l’eroe e guadagnarsi i titoli di coda e la simpatia del pubblico in sala lo trafigge alla gola… e quello muore..

poi non ho capito bene ma alla fine il principe e la pheega si fidanzano.. e forse quello mette la testa a posto.. ma il sequel non è ancora uscito e non lo so.

secondo me quello si fa i cazzi suoi col pugnale e va a mignotte, poi se la moglie lo becca fa tornare indietro il tempo e se la cava… ma forse no.. che più pheega di quella non la trova..

Honeymoon parte 8… Florida here we come!!


9 FEBBRAIO 2008

Alle 7 suona la sveglia e ci facciamo una doccetta rigenerante per lavare via il sonno..
Dopo colazione cerchiamo a fatica di chiudere i bagagli che già stanno traboccando. Con immani fatiche che ricordano molto da vicino le 12 di Ercole riusciamo a chiudere… che impresa!
Alle 9 siamo già per le strade di Manhattan per l’ultimo saluto alla città.
Affrontiamo la 35th fino alla Central Station dove tagliamo in direzione del Chrisler Building.
L’edificio visto da vicino p incredibilmente affascinante sebbene non sia molto alto se confrontato con gli edifici visti di recente (primo tra tutti l’Empire State Building).
Attraversiamo le strade semi deserte per dirigerci verso le sponde del fiume Hudson e vedere il palazzo di vetro delle Nazioni Unite.
Ci appare in tutta la sua maestosità e luminosità data dal riflesso del cielo che si specchia, con il suo timido sole, sulla facciata del grattacielo.
Il quartierino nelle vicinanze è molto intimo e caratteristico, rimaniamo affascinati da un altro dei lati nascosti di NY.
Torniamo sulla 5th avenue per l’ultimo giro all’Apple Store dove mi compro una cover di plastica per coprire il macbook… me la regala la dolce mogliettina come regalo di S. Valentino.. che cara… a saperlo la sposavo prima…
Il giro sulla 5 strada riprende alle 10 quando i negozi iniziano ad aprire.
Entriamo da Gucci che ha in vetrina una borsa che avevamo gia addocchiato nei giorni scorsi con scritto “Gucci loves NY”… favolosa.
La mogliettina, spinta da me, decide di farsi rapinare ma ne vale comunque la pena.. il prezzo non è regalato ma con l’Euro molto forte nei confronti del dollaro decidiamo che ce la possiamo permettere.
Il commesso è gentilissimo (e ricchionissimo.. per cui io cammino rasente il muro per come mi guarda) e quando gli diciamo che siamo in luna di miele bacia e abbraccia la mogliettina mentre io decido per una più virile stretta di mano… sembra dispiaciuto ma pare farsene una ragione anche se avrebbe preferito il contrario.
Fuori inizia a piovere… a piangere non è solo il cielo, anche la carta di credito non se la passa meglio… mi sa che piangeremo anche noi quando arriverà l’estratto conto.. per ora però ridiamo felici!
Entriamo da Abercrombie & Fitch di fronte a Gucci ma prima di farlo ci ripromettiamo che ci limiteremo solo a guardare.
Il negozio è molto “fashion” anche se la musica è troppo alta. I commessi e le commesse sono comunque molto belli (sicuramente modelli) e l’arredamento è particolare.
Usciti ci dirigiamo verso la Broadway e ci imbattiamo per caso nel negozio della Nintendo.
Io non capisco più nulla ed entro incantato dalle mille luci e schermi con il Wii collegato.. che figata.. a saperlo prima venivo qui a giocare tutti i giorni.. il mio Wii mi manca molto.
Compro un cappellino della Nintendo che mi piace moltissimo, poi usciamo e proseguiamo per la Broadway alla ricerca del negozio di Ralph Laurent.
Non lo troviamo, in compenso troviamo un po’ di regalini per parenti ed amici.
La signora Balzaretti decide che è giunta l’ora di spararsi il suo hot dog quotidiano per cui ci fermiamo in uno dei chioschetti per strada.
Quasi verso l’albergo ci facciamo ingolosire da un Pretzel che comperiamo e mangiamo subito.. ottimo ma un po’ salato.
Rientriamo in albergo giusto in tempo per prendere le valigie e caricarle sul van che ci riporta al JFK per imbarcarci per Orlando.
La mogliettina continua a ripetere che non vede l’ora di essere a Disneyworld… scommetto che la carta di credito vorrebbe essere da tutt’altra parte…
Al controllo bagagli ci sequestrano la crema corpo e il bagnoschiuma.. troppo grandi per essere portati come bagaglio a mano… peccato… erano nuovi…
Al controllo, come ogni volta, ci fanno togliere anche le scarpe per controllare che non abbiano esplosivi o coltelli nascosti dentro.
Le mie scarpe vengono controllate più volte, gli dico che è solo la puzza di piedi, non ho con me nessuna sostanza chimica o arma… sembrano credermi…
Sull’aereo aggiorno il resoconto del viaggio mentre la mogliettina dormicchia o legge la guida della Florida.
Arrivata alla pagina relativa alla descrizione di Disneyworld caccia un urlo (di gioia) e ricomincia a battere in testa.. appena atterriamo mi toccherà comprare dei tranquillanti per domani.. se già fa così nel vedere delle foto chissà quando saremo là..
Arriviamo all’aeroporto e scopriamo, quasi per caso, che la Disney h approntato il Magical Expresso… io mi auguro con tutte le forze che sia un caffè di benvenuto… invece è un autobus che porta direttamente all’albergo.. bene lo stesso..
L’arrivo in albergo è molto carino, vediamo cartoni animati della Disney lungo il tragitto.
L’hotel è molto bello, il richiamo agli sport è frequente, (per forza si chiama Disney’s All Star Sport..ma il mio maritino non si ricorda da qui a li’…) noi siamo nella zona dedicata al Football Americano.
La stanza è accogliente e la tappezzeria è un insieme di foto relative a momenti sportivi.
Cenetta con una maxi pizza nel ristorante interno e poi tanta nanna.. domani ci aspetta una giornata intensa.

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Honeymoon parte 7


8 FEBBRAIO 2010

Iniziamo alle 8 dopo aver atteso invano un collegamento via skype con la famiglia.
Veniamo avvisati con un sms che il computer è in riparazione quindi ci avventuriamo per le strade di Manhattan.
Decidiamo di risparmiarci un po’ di chilometri, anche se qui si chiamano miglia, prendendo la metropolitana verso “Downtown Manhattan”.
Ci fermiamo alla zona del ferry boat dove acquistiamo i biglietti per il traghetto che ci porterà a vedere la statua della libertà e Ellis Island dove una volta arrivavano gli emigranti, un po’ come oggi gli albanesi in Italia….
Il traghetto è affollato di persone e dopo l’ennesimo controllo (come in aeroporto) iniziamo la navigazione verso Liberty Island.
Arrivando dal mare la statua è incredibilmente bella…
L’attracco al molo ci porta ai piedi della statua… mamma mia quanto è grande!!
Prima di salire in cima alla statua ci controllano ulteriormente… che palle… come se nel frattempo avessimo potuto caricare armi e bombe a mano dall’ultima perquisizione di 10 minuti prima.
Finito possiamo finalmente salire.
Le scale sono ripide ma la meta fa dimenticare la fatica.
Arrivati in cima ci attende una magnifica vista dello skyline neworkese. Facciamo parecchie foto per ricordare questo momento emozionante.
Scendiamo e ci rechiamo nello shop a fare un giro.
Decidiamo, anzi, la mogliettina decide di comprare una palla di natale della statua della Libertà… mi sembra giusto.. siamo quasi a Pasqua!
Dopo ci imbarchiamo per Ellis Island dove decidiamo di fare un rapido giro per poi rientrare sulla terraferma e continuare la visite.
Il ritorno a Manhattan ci vede impegnati con Wall Street e la borsa di , il distretto finanziario e Ground Zero oltre alla Trinity Church che con i suoi vetri a cattedrale ci fa impazzire.
La visita prosegue verso il quartiere di Tribeca ma prima ci fermiamo a comprare un paio di Adidas per me al quartiere cinese e i francobolli per le cartoline.
La sete impazza dato che la mogliettina si è mangiata i pop corn a pranzo e ci infiliamo in un pub molto carino della zona di Tribeca.
Dopo una birrettina e un succo di arancia (chi ha bevuto cosa?) ci fermiamo per strada perchè la mogliettina ha fame e vuole un cane caldo… insaziabile.. a quando siamo qui ogni scusa è buona per mangiarsi un hot dog.
Proseguiamo per la metropolitana che ci riporta in albergo.
Doccia e cena nel grill di fronte dove una graziosissima cameriera ci porta un mezzo polletto con verdure per me e due piatti di zuppa per Monica oltre ad una gustosissima torta di mele (per Monica) con gelato alla cannella (che finisce direttamente nella mia pancia… anzi, nel mio girovita).
Poi nanna.. domani ci attende l’ultimo giro a NY… per ora…

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IL SIGNORE DEGLI ANELLI IN 5 MINUTI TERZA E ULTIMA PUNTATA


Mi sono rivisto il secondo film, in effetti non finiva come vi ho raccontato, però mi sembra un bel finale, forse migliore e non riscrivo il post ma invece convinco Jackson a rigirare il film.

Nel terzo episodio che si intitola “il ritorno del Re” la storia giunge al suo epilogo e si scopre il finale e cioè che il re ritorna che in effetti è un bello spoiling per chi non vuole sapere il finale… tutta colpa di Tolkien, così ti toglie la sorpresa, io l’avrei intitolato: “il ritorno del re?” così uno non sa se torna davvero o no… e avrei aggiunto sotto, scritto in piccolo “che non è Emanuele Filiberto” che so di gente che non è andata a vedere il film per paura che fosse un musical con Emanuele e Pupo.

Comunque il film inizia che viene raccontato come Luciano Moggi… pardon Gollum ritrovò l’anello del potere molti anni prima.

La scena si sposta poi nel presente dove c’è il solito gruppo di tossiconi capeggiati da Gandalf che visita le rovine delle torre di Saruman dove è avvenuta una furiosa battaglia.

Dopo aver saccheggiato la dispensa e distrutto tutto come dei veri black block il gruppo riparte per Minas Tirith per andare da re Denethor e convincerlo a fare la guerra a Sauron.

Nel Frattempo Aragorn, Gimli e Legolas cavalcano con le truppe di Re Theoden per andare a combattere anche loro a Minas Tirith.

Cagandosi addosso per la paura i tre spavaldi scappano a sbagliano strada e finiscono in un passaggio dentro la montagna custodito dai morti sui quali molti anni prima era stata scagliata una maledizione da Isuldur, parente di Aragorn, conoscente di Gandalf, amico del lattaio di Frodo, amante della sorella di Saruman, figlio illegittimo di Mario Balotelli i quali promettono di aiutarli se Aragorn li scioglierà dalla maledizione.

Lui accetta e partono tutti insieme per la battaglia cantando “andiam andiam, andiamo a battagliar..”.

Nel frattempo procede il viaggio di Frodo e Sam aiutati da Gollum il quale cerca di farli litigare mettendo zizzania: “Sam ha detto che sei ricchione”. “Frodo ha detto che tua sorella è un po’ maiala”. “La nonna di Sam se la faceva coi Rohirrim”. Ecc. ecc. ecc.

I due litigano davvero e prendono strade diverse.

Frodo finisce nella tana di Shelob, grosso ragno malvagio che tenta di ucciderlo ma la cotta di maglia impedisce che il veleno di Shelob uccida Frodo, lo paralizza e basta.

Sam che nel frattempo è tornato indietro a cercare Frodo per dargli due cazzotti e un calcio nelle balle prima scaccia il ragno e poi, credendo l’amico morto, gli ruba l’anello e la spada e continua il viaggio per portare l’anello dal compro oro.

Il cadavere di Frodo (che in realtà non è morto ma fa solo finta per evitare di camminare e far fare lo sporco lavoro agli altri) viene portato via dagli orchi che ne vogliono fare strumento di piacere sessuale (al che Frodo inizia a pentirsi dell’idea).

Sam decide di salvarlo che sì che Frodo è uno stronzo ma farsi violentare da un orco è brutto che non lo augureresti a nessuno tranne forse a Berlusconi che però è talmente scaltro che sarebbero gli orchi a dover temere e dopo aver fatto una strage lo porta via.

Nel frattempo, mentre loro si dirigono al Monte Fato Aragorn e gli altri sconfiggono tutti in battaglia e organizzano un piano per distrarre Sauron e le sue truppe per permettere a Frodo e Sam di distruggere l’anello.

Si recano allora con un modesto gruppetto di cavalieri al cancello nero della tenuta di Sauron e suonano il citofono: “chi è? Testimoni di Geova, possiamo lasciare una copia di Torre di guardia nella buca delle lettere? No guardi, il padrone non è in casa, sono la donna delle pulizie, o ve ne andate o chiamo la sicurezza. No signora non ce andiamo! Vogliamo parlare con Sauron. Vabbè, l’avete voluto voi, ora mando fuori le guardie di sicurezza.”

E Aragorn e tutti gli altri vengono circondati da dei loschi figuri!

Nel frattempo Frodo e Sam arrivano alle pendici del vulcano e iniziano a salire.

Entrano nella bocca del vulcano e Frodo non è più mica tanto convinto di volerlo buttare quell’anello lì, che l’ha portato addosso per 3 film di 4 ore l’uno e un po’ ci è affezionato, e poi fa diventare invisibile ha sempre la sua utilità e poi è d’oro e l’oro è sempre un bene rifugio che i soldi si svalutano ma l’oro il suo prezzo lo mantiene sempre e poi c’ha quelle scritte fighissime che se lo scaldi vengono fuori tutte belle rosse e poi…. arriva Gollum che si è rotto la bene amata ciolla e gli stacca il dito (con l’anello) a morsi e precipita nella lava.

Sauron si accorge dell’inganno, non erano testimoni dei Geova, volevano solo distrarlo ma ormai è troppo tardi… la torre crolla e le sue truppe perso il padrone si disperdono urlando.

Frodo e Sam vengono portato in salvo dal vulcano che sta eruttando dalle aquile giganti che li portano in salvo.

Quando si risvegliano vengono festeggiati da tutti e anche da Aragorn che è diventato legittimo re di Gondor.

Poi, dopo la festa ognuno se ne torna per i cazzi suoi, chi a prostituirsi per strada, chi a spacciare, chi a fare il panettiere, insomma la vita ritorna quella di prima.

Appena rientrano a casa Frodo trova una cartella di Equitalia ad aspettarlo e la casa pignorata, allora decide di salire su una nave con gli elfi con Gandalf e Bilbo e andare in Brasile che lì ci sono le pheeghe e non c’è estradizione.

Purtroppo il capitano della nave è Schettino…. ma questa è un’altra storia.

The End.

IL SIGNORE DEGLI ANELLI IN 5 MINUTI


Succede che ieri ho deciso di riguardarmi il signore degli anelli e ho messo su il dividì blu rei con l’audio stereo che quando fanno le battaglie mi sembra di avere l’esercito di Sauron in salotto che poi mia moglie dice che i vicini si lamentano e alla prossima riunione di condominio fanno la spia con l’amministratore che ci sgrida e mette il cartello in bacheca per farci fare la figura dimmerda.

Allora ho messo su il primo dividì che non ci sono troppe battaglie e quindi fa meno casino degli altri e ho iniziato a vederlo.

Ora per chi non sapesse di cosa parla il film che è tratto dal libro anche se hanno dovuto fare dei tagli per rimanere dentro le 4 ore cercherò di fare un breve riassunto.

Ovviamente dovrò fare un riassunto per ogni parte della trilogia che come dice la parola stessa sono 3 parti.

Parte 1: la compagnia dell’anello.

Una voce fuori campo racconta che tanto tempo fa il mondo era in armonia e i più importanti del mondo, come adesso Obama la Merkel, Olland e Alvaro Vitali avevano un anello magico che permetteva di fare tante cose magiche tipo controllare chi è al citofono senza alzarsi dal divano o pulire la cassetta del gatto standosene a letto ma anche di preparare il mojito senza la menta che uno dice ma come si fa… beh è magia e quelli erano anelli magici.

Ma c’era un cattivone (il cattivone di tutta la trilogia che si chiama Sauron) che in segreto aveva fatto un anello magico ancora più magico degli altri ma talmente magico che il mojito lo faceva anche senza bicchiere e senza rum e quell’anello magico comandava anche tutti gli altri anelli magici nel mondo in più quell’anello aveva un potere ancora più grande che se lo mettevi al dito ti faceva diventare invisibile che uno poteva non so entrare nello spogliatoio delle ragazze e vedere quando si facevano la doccia o suonare i citofoni senza dover scappare che tanto eri invisibile e anche se arrivava la pattuglia dei carabinieri non ti vedevano.

Gli uomini, gli elfi, i nani e Moira Orfei allora avevano organizzato un’alleanza per sconfiggere il cattivone e rubargli l’anello e fatto una battaglia sanguinosissima in cui avevano perso la vita molte persone ma non riuscivano a battere il potentissimo esercito di Sauron che era aiutato dai poteri dell’anello magico, però Isildur, aiutato dalla parrucca di Moira Orfei era riuscito a tagliare il dito con l’anello di Sauron che era sparito e il suo esercito aveva perso.

Anche se tutti gli avevano detto di distruggerlo Isildur si era tenuto l’anello magico di Sauron perché voleva organizzare un rave party alcolico con gli amici per festeggiare e guardare sua sorella nuda nella doccia senza essere scoperto, ma mentre tornava a casa veniva a sua volta ucciso dagli orchi sgherri di Moira Orfei (che faceva il doppio gioco perché l’anello lo voleva lei) e cadeva nel fiume perdendo l’anello che era poi stato ritrovato solo molti anni dopo da una misteriosa creatura pelata e malvagia (che non è Luciano Moggi).

Questa creatura che si chiamava Gollum a sua volta aveva anni dopo perso l’anello in una miniera dalla quale passava per caso un hobbit che lo aveva trovato e se l’era tenuto (ah il senso di civiltà!) per rivenderlo su ibei.

Fine del fleshbek!

Ai giorni nostri anche se non sono proprio i giorni nostri perché il calendario è diverso che non si capisce niente, alla fine non capisci nemmeno quanto è durato sto viaggio per distruggere l’anello che secondo me bastava portarlo da un compro oro e farlo fondere che magari col prezzo che c’ha l’oro in questo momento si facevano pure il gruzzoletto e potevano festeggiare per bene senza fare tutta quella strada e rischiare la vita, comunque ai giorni nostri c’è sto vecchio che è grande come un bambino e c’ha più di 100 anni e si chiama Bilbo Baggins che sta organizzando la sua festa di compleanno e la sua successiva fuga con latitanza tipo Fabrizio Corona ma senza andare in Portogallo che poi l’interpol ti becca subito, lui voleva andare a stare a scrocco a granburrone dall’elfo Elrond che granburrone era pure un paradiso fiscale senza estradizione quindi era in una botte di ferro. Questo vecchio è l’hobbit che nel fleshbek aveva trovato l’anello perso da Gollum.

Alla festa arriva uno stregone vestito di grigio sporco e coi capelli unti (che si chiama Gandalf il grigio) amico del vecchio che gli regala i fuochi d’artificio illegali che è pure dovuto scappare da due posti di blocco per portarli fino a lì che poi quando Bilbo scompare dalla sua festa di compleanno indossando l’anello per andare da Elrond lui lo intercetta e gli ordina di lasciare l’anello al nipote Frodo che lui è vecchio e magari rischia di fidanzarsi con una rumena che gli mangia tutti i soldi e i gioielli.

Poi lo stregone va da Frodo e gli dice di portare l’anello a gran burrone da Elrond dove lui lo aspetterà perché è un anello magico malvagio e devono fare qualcosa per distruggerlo che se torna nelle mani di Sauron sono tutti spacciati.

Frodo che a questo punto appare visibilmente agitato e prima si fa una camomilla e si fuma un cannone poi parte e trova dei compagni di viaggio che sono hobbit come lui (Sam, Pipino e Merry) e in un pub un ramingo di nome Aragorn che fa il contrabbandiere e conosce un sacco di scorciatoie per non beccare i posti di blocco e tra mille peripezie li porta tutti vivi a gran burrone anche se nel frattempo Frodo in un tentativo di rapina viene inseguito e accoltellato dai servi dell’anello (che hanno la caratteristica di strillare sempre come Wanna Marchi) che se vi ricordate studio aperto ci ha pure fatto un servizio su sta notizia di bullismo e Bruno Vespa ci ha fatto il plastico e intervistato un hobbit testimone oculare di nome Silvio Berlusconi che aveva detto di aver chiaramente riconosciuto nell’aggressore Mario Monti o qualche altro comunista anche se aveva un cappuccio che gli nascondeva la faccia.

A granburrone curano Frodo e si decide di creare una compagnia di 9 persone che dovranno attraversare le terre selvagge per andare a buttare l’anello nel vulcano dove era stato forgiato che purtroppo la raianer ha finito i biglietti da € 9,99 e che quindi ci devono andare a piedi.

Sti 9 partono e ci sono lo stregone vecchio e grigio (Gandalf), un nano (Gimli), un elfo (Legolas), un uomo (Boromir), un contrabbandiere di sigarette (Aragorn) e gli hobbit Frodo, Sam, Pipino e Merry.

Attraversano lande desolate e battaglie nelle cave di Moria che si danno botte da orbi che tremava tutta la casa e mi sa che il cartello l’amministratore lo stava scrivendo davvero perché mia moglie è corsa ad abbassare il volume per cui non ho sentito bene i dialoghi ma ho capito dalle immagini che Gandalf faceva una battaglia con un mostro infuocato che quando perde lo frusta e un avvinghiamento sadomaso se lo porta dietro che tutti credono che sia morto e piangono ma io che ho letto il libro rido perché so che è vivo ed è andato in lavanderia a lavare il vestito grigio che quando ritorna più avanti nel film non è più Gandalf il grigio ma Gandalf il bianco ed è talmente bianco che l’omino bianco viene licenziato perché non regge il confronto e lui si che muore davvero di dispiacere, in più si è pure lavato i capelli che prima ce li aveva pettinati col friol e si è fatto passare la piastra Imetec direttamente da Diego Della Palma che adesso sembra anche un vecchietto simpatico che magari ci stringi pure la mano e ci freghi la pensione invece che prima puzzava di sporco ed era unto.

Poi la compagnia entra nel bosco degli elfi dove ricevono un sacco di regali dalla regina degli elfi Galadriel che però tenta di vendergli una batteria di pentole loro allora rubano delle canoe e scappano coi regali inseguiti da Giorgio Mastrota e Cesare Cadeo e a un certo punto la compagnia si divide perché Boromir tenta di rubare l’anello a Frodo per guardare sua cugina mentre si fa la doccia.

Frodo e Sam scappano in canoa mentre in un attacco degli orchi Boromir muore e Pipino e Merry vengono rapiti.

Aragorn, Gimli e Legolas decidono di salvare questi due e che Frodo e Sam si arrangino tanto hanno letto tutti il libro e sanno che alla fine si salvano.

Fine prima parte.

STUDIO APERTO E IL COLSENTER


L’altro giorno ero sdraiato sul divano che mi guardavo in rigoroso silenzio un servizio altamente intellettualoide di studio aperto infarcito di culi e tette in ogni dove e una bravissima giornalista disquisiva sul fatto che il bikini giallo fosse più fescion sulle spiagge di ibiza rispetto al tanga bianco sulle spiagge di rio, nel mentre una bomba scoppiava in un asilo di kabul provocando una strage di bimbi innocenti ma si sa che certe cose non fanno notizia e non interessano alla gente quanto un paio di tette al silicone che si sa è utile anche per le infiltrazioni d’acqua della doccia e forse riscuote tanto successo perché è il connubio perfetto tra l’utile e il dilettevole e si sa che la gente ha l’occhio lungo su certe cose.

Ma tant’è, all’improvviso squilla il telefono che quando squilla o sono brutte notizie tipo la commercialista che ti avvisa che c’è l’imu da pagare o i colsenter che ti vogliono rifilare qualche abbonamento alle riviste o alla telefonia o a scai e mediaset premium per vedere i canali on dimand e le partite di calcio che una volta le vedevi allo stadio e picchiavi i tifosi avversari ora le vedi a casa e gambizzi la suocera o lanci la bottiglia di morettona sul televisore superpiatto led che poi si rompe e non ci puoi più usare l’icsbocs per qualche tempo.

Comunque quella volta lì per fortuna era il colsenter che peraltro la commercialista non la puoi nemmeno mandare affanculo che poi fa la dichiarazione infedele e l’agenzia delle entrate ti controlla mentre quella del colsenter che non la conosci nemmeno la mandi affanculo con più nonscialanse che tanto l’agenzia delle entrate se ne frega e non prende le sue difese.

La telefonista indiana mi dice che mi vuole fare un’offerta di scai vantaggiosissima che la possono fare solo a poche persone sulla faccia della terra che le sceglie il signor Murdock di persona tutte le mattine quando si sveglia e che io sono tra quelle persone e che se me la lascio scappare il signor Murdock ci rimane pure male e magari perde la voglia di vivere e regala tutti i suoi soldi e va a vivere in povertà lavorando in un colsenter in india che quando muore non lo possono neppure cremare che non c’ha neppure i soldi per i fiammiferi.

Le chiedo se conosce un certo Apu che lavora al get marchet di springfild ma lei non capisce la mia sottile ironia e mi dice che l’offerta che mi sta facendo dura solo 5 minuti, dopo di che il Sig. Murdock si imbarcherá sul primo volo per Calcutta, in economi class.. la sua vita dipende da me, non posso rovinare una personcina così a modo.

Mi propone per soli 39 euro al mese un decoder accadi che puoi registrare le cose alla televisione mentre sei via di casa o sei a casa che fai altro tipo stare al telefono con quelli del consenter e poi rivederle quando vuoi ma io sono ormai stufo e le confesso che non ho nemmeno il televisore perchè in una partita dell’inter (non ricordo piú quale, ultimamente capita spesso) l’ho rotto tirandogli contro la suocera (la morettona non l’avevo ancora finita) e che per un po’ mi posso pure scordare l’icsbocs.

La centralinista mi mette giù il telefono, nel frattempo culi e tette sono spariti dal tubo catodico mannaggia ora si che mi farebbe comodo quel decoder.. quasi quasi richiamo..

Messaggio per la mia commercialista: so che l’imu non l’hai stabilita tu, ma per favore non chiamarmi il venerdì per avvisarmi che è da pagare che poi mi passo un uichend dimmerda a pensarci..

Messaggio per mia moglie: tesoro, sai con non lancerei mai tua madre contro il televisore led… noi abbiamo un lcd

Messaggio per i colsenters (la s perché sono tanti): l’utente desiderato non è raggiungibile… tut tut tut tut….

Messaggio per il direttore di Studio Aperto: per favore mi masterizza il dvd con il servizio dei culi? 

Honeymoon parte 6


7 febbraio

Dopo una buona colazione andiamo subito a visitare l’Empire State Building, il più alto grattacielo di NY (fino a quando verrà ultimata la Freedom Tower dove una volta c’erano le torri gemelle).

Per fortuna non facciamo nemmeno la coda e saliamo subito all’86 piano dove (grazie anche al tempo meraviglioso) ammiriamo un panorama stupendo.

La città dall’alto è ancora più incredibile.. non ci sono parole che riescano ad esprimere le sensazioni di quel momento.. lasceremo parlare le immagini.

Scendiamo e ci dirigiamo al Madison Square Park, Flatiron Building e la Union Square dove entriamo da Virgin per acquistare qualche cd.

Dopo la nostra prima dose quotidiana di shopping andiamo a visitare l’East Village, il Greenwich Village con il Washington Square Park fino ad arrivare al quartiere di Nolita dove sulla Mullbury Street entriamo nello store di Paul Frank per fare acquisti.

La mogliettina sembra una matta, percorre lo store come se avesse il diavolo addosso.. un’invasata… non sa più dove guardare e cosa comprare.. addirittura compra delle cose doppie!

Inizia a urlare di gioia e vuole una foto…

Quando usciamo le commesse chiudono il negozio.. non hanno più nulla.. abbiamo tutto noi nei sacchetti… i soliti spendaccioni!!!

Si prosegue per Litte Italy e Chinatown e poi Soho dove tappa obbligatoria è l’Apple Store (il primo di NY).. bellissimo..

Stanchi ma soddisfatti decidiamo di rientrare in albergo con la metro.

Doccetta veloce e poi a comprare l’iPhone per il fratello dello sposo e a vedere il musical Mamma Mia.

Lo spettacolo è stupendo anche se capiamo la metà di quello che dicono.

Le musiche sono comunque molto coinvolgenti e per non fare la figura di quelli che non capiscono nulla ridiamo anche noi quando ridono gli altri.

L’interpretazione del cast è comunque molto spettacolare, battiamo le mani e ci alziamo in piedi urlando “very good” per mischiarci un po’ con gli altri… siamo entusiasti!

Appena arrivati in albergo accendiamo il mac e mettiamo le canzoni degli Abba con ancora negli occhi e nelle orecchie uno spettacolo bellissimo.

Domani si finisce il giro…. Lower Manhattan e statua della Libertà.

(to be continued)

Vista mozzafiato

Vista mozzafiato

Honeymoon parte 5


6 febbraio

Sveglia all’alba per partire alle 6,35 dall’albergo ed andare a visitare la cascate del Niagara in aereo.

Arriviamo all’aeroporto e ci imbarchiamo per Buffalo dove la moglie spiritosa fa già la battuta che che spera di conoscere Bufalo Bill.. ah ah ah…

Conosciamo una coppia di italiani in viaggio di nozze (anche loro sposi il 2 febbraio).

Il volo è tranquillo e poco affollato  e la moglie inizia ad agitarsi come una matta quando ci offrono delle patatine blu e vuole fare una foto a tutti i costi.

Le dico che la faremo una volta atterrati visto che ci stanno guardando tutti come se fossimo dei terroristi di Al Quaeda.

L’arrivo a Buffalo è puntuale e scattiamo subito una foto alle patatine.

Il nostro accompagnatore Tony ci spiega delle cascate lungo il tragitto.

Arriviamo alla frontiera con il Canada e dopo il controllo passaporti proseguiamo per la visita delle cascate.

Si sente un rumore incredibile, di tuono e ci spiega Tony che le cascate sono chiamate così per via del loro nome indiano che era “Niagra” ossia tuono… abbiamo sentito il rumore giusto quindi…

C’è una nuvola di acqua che sembra nebbia che proviene dalla cascata e affacciatici al punto panoramico vediamo il fiume completamente ghiacciato… spettacolare.

Ci fanno percorre il tunnel che passa sotto la cascata.. anche quello lascia a bocca aperta.

Il pranzo lo facciamo in un ristorante panoramico al 13 piano proprio di fronte alle cascate… senza parole la veduta che ammiriamo.. veramente uno dei più grandi spettacoli della natura.

Anche il pranzo è buonissimo.. facciamo tutti il bis…

Si rientra per Buffalo dove ci si imbarca per NY ma purtroppo inizia a nevicare fittissimo per cui ci lasciano 2 ore sull’aereo in attesa del decollo senza poter fare nulla.

Arriviamo a NY alle 20.30 e in albergo alle 21.30 dove non abbiamo nemmeno la forza per andare a cena e ci buttiamo nel letto stanchissimi.

(to be continued)

6 febbraio 2008, Cascate del Niagara, lato canadese

6 febbraio 2008, Cascate del Niagara, lato canadese

 

Caffè, rose e trattori


L’altro giorno mi chiama un mio amico/collega per un caffè.

Rispondo dicendoci a ello che ho 5 minuti liberi per lui e di vederci al solito posto che mi avrebbe riconosciuto da una rosa tra i capelli.

Ci vediamo al solito posto ma siccome che è inverno e le rose sono fuori stagione e il fiorista me la voleva fare pagare 10 euri che era pure tutta molle e brutta sono arrivato senza rosa nei capelli e il mio collega/amico non mi ha riconosciuto anche se c’eravamo solo io e lui nel locale.

Ci sediamo al solito tavolino che non è proprio un tavolino ma un divanetto comodo comodo con i cuscini morbidi che se non fosse un bar ti verrebbe da affittare la stanza e dormirci tipo bed en brecfast che pure le briosch con la marmellata sono buone ed il caffè non è pure nemmeno lui male anche se alle volte te lo fanno aspettare tanto che quando arriva è già ora di fare la seconda colazione come gli hobbit del signore degli anelli che il film signore degli anelli è bello ma la trilogia dell’hobbit è brutta e noiosa e non so se vado a vedere le altre puntate al cinema.

Il mio amico/collega (che pure ha cambiato lavoro e quindi non è nemmeno più collega mio ma di qualcun’altrui persona) mi racconta che va all’estero per qualche giorno ad una fiera ospite di una nota azienda ma che però si deve pagare il viaggio quasi per intero perché la nota azienda è in spending riviu e quindi ci mette solo 100 euri mentre la differenza di quasi 700 ce la deve mettere lui.

Cazzamente esclamo io mentre lui mi spiega che comunque la fiera è interessante e che vale la pena anche se gli girano le palle che una volta non era così e la spending riviu ci fa fare dei grossi sacrifici a tutti pure alle grosse aziende note e che anche lui fa i sacrifici ma alla fiera ci vuole andare perché magari ci sono pure le stendiste fighe che si rifà gli occhi per soli 700 euri.

Decido che il mio amico/collega che non è più collega mio ma rimane comunque amico mio ma anche di altrui persone non si merita più di essere fregato dalla nota azienda un’altra volta, la prossima volta lo frego io per primo e non gli faccio neppure vedere le stendiste fighe che tanto alle fiere dei trattori non so mica se sono così fighe.

Messaggio per l’amico: se leggi il post e capisci chi sono (anche se non ho una rosa tra i capelli che il fiorista ladro non mi vuole fare lo sconto e io 10 euri per quella schifezza non li spendo) sto scherzando.

Se non leggi il post ovviamente è tutto vero. 

Honeymoon parte 4


05 febbraio

Sveglia presto per fare un’ottima colazione e poi ripartire per le strade della grande mela.

Si parte subito per acquistare l’iPhone.

Il commesso del negozio non è ancora arrivato per cui, onde evitare di ritornare nel pomeriggio, decidiamo di fare ancora un giretto da Macy’s dove io mi compro il cappellino celebrativo del Superbowl vinto dai Giants.

Da lì facciamo un giro al Madison Square Garden che è proprio lì vicino ed entriamo a vedere la Hall of Fame.

Alle 10,30 finalmente riesco a mettere le mani sul mio primo iPhone… che spettacolo.. non riesco a crederci. Decido di provarlo con una telefonata a Monica che è a 1 metro (di persona) ma dall’altra parte del mondo per ciò che riguarda il roaming.

Funziona ottimamente per cui esco soddisfatto e ci dirigiamo lungo la Broadway verso Time Square ed il Winter Theatre dove acquistiamo i biglietti per vedere il musical “Mamma Mia” per il giovedì 7.

Da lì usciamo e ci fermiamo da Jamba Juice dove la neo mogliettina si spara un succo di arancia medio/piccolo (secondo le misure di qui, maxi secondo le misure di tutto il resto del mondo) e proseguiamo verso la Columbus Circle dove entriamo all’interno del centro commerciale Time-Warner per fare acquisti (tanto per cambiare!).

Il servizio di sicurezza all’interno è notevole dato che stanno trasmettendo in diretta sulla CNN un dibattito elettorale con ospiti illustri… la tentazione di fare come Paolini in Italia è forte ma ci sappiamo trattenere e per calmare i bollenti spiriti la mogliettina decide di farsi un pasticcino ai frutti di bosco con il cioccolato fuso da Godiva che è una delle pasticcerie più rinnomate di NY… il pasticcino sebbene piccolo è particolarmente delizioso e dolce, lì hanno abbondato con lo zucchero.. il sale ce lo mettono nel conto..

Usciamo con la pancia piena ed il portafoglio vuoto e andiamo verso il Metropolitan Opera House e la Julliard School ubicate all’interno del Lincoln Center.

Stupendi.

Entriamo al Met dove la neo mogliettina inizia a battere in testa per l’emozione e mi fa fare la fila due volte per informarsi sui biglietti delle opere in cartellone.. sono rimasti solo biglietti molto costosi per i giorni in cui non abbiamo altri programmi per cui decidiamo di desistere.

Però, per non far raffreddare troppo la carta di credito, decidiamo (anzi decide) di fare un giro nello shop e comprare una bellissima felpa grigia che addosso le sta una favola.

Nel frattempo inizia a diluviare per cui valutiamo se sia il caso di comprare un ombrello.

Sono molto carini ma costano 40 dollari per cui decidiamo che possiamo anche bagnarci..

Siamo stati talmente tanto nel negozio che quando usciamo per fortuna pioviggina solo per cui oltre ad aver risparmiato siamo anche relativamente asciutti.

Si prosegue per il Central Park, che è il polmone verde della città.

Nonostante il traffico e l’inquinamento della città l’aria qui è molto fresca e pulita e ci sono un sacco di scoiattolini.

La barretta al cioccolato, noccioline e caramello che abbiamo in tasca sembra piacere parecchio agli scoiattoli che addirittura ce la vengono a mangiare in mano.. che carini.. la mogliettina impazzisce e scatta foto ovunque… manco fosse un servizio fotografico nunziale.

Andiamo a rivedere Strawberry Fields ed il Dakota Building.. le sensazioni sono le stesse dell’altro giorno.. sembra proprio che il tempo si sia fermato lì davanti.. tutto scorre al rallentatore e c’è una strana malinconia nell’aria, forse dovuta anche al cielo plumbeo che sta sopra le nostre teste.

Riusciamo anche a vedere bene tutto il parco, il laghetto delle anatre dove invito la mogliettina ad andare a fare il bagno anche lei insieme alle altre e scambiare con loro due parole ma mi becco una sberla per aver pensato ciò… è vero, che stupido sono stato.. dire a mia moglie di andare a fare il bagno con le anatre… fa troppo freddo.. e poi lei l’inglese non lo capisce neppure molto bene…

Un altro po’ di pioggerellina ci sorprende nel parco per cui rientriamo sulla 5th avenue e andiamo (di nuovo) all’Apple store.. beh, che c’è di male.. avevo bisogno di una cover per l’iPhone…

Appena fuori (con la cover acquistata) entriamo da F.A.O SWARTZ che è il più grosso negozio di giocattoli al mondo.

Monica si butta subito sui peluches (che sono veramente carini) comprando un orsetto (come se già io non le bastassi) e poi andiamo al primo piano dove c’è un pianoforte che si suona con i piedi…. Ci hanno girato anche dei film lì sopra tanto è famoso sto negozio.

La mogliettina toglie le scarpe e va strimpellare un po’ con gli occhi che le brillano dalla gioia.

Salta su quella tastiera come una pazza.. se la vedesse un sordo direbbe che è bravissima ma se potesse anche sentirla.. cambierebbe idea subito!

Ci salgo anche io per fare due foto… decidono di cacciarci dal negozio per disturbo alla quiete pubblica..

Prendiamo quindi un autobus e rientriamo in albergo stanchi morti.

Dopo una doccetta scendiamo in strada e andiamo al ristorante coreano vicino al nostro albergo: non abbiamo voglia di camminare e vogliamo sperimentare una cucina nuova.

Il ristorante è molto carino e si mangia molto bene anche se un po’ piccantino (e per dirlo io..) ma siamo talmente stanchi che lasciamo alcune cose nel piatto.

Andiamo a nanna alle 22.

A domani

(to be continued)

NYCMET